di Francesca Ferrone – nutrizionista
In occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, vorrei proporvi un argomento che si discosti dalle rigide regole della dietetica classica per incominciare ad ascoltarci maggiormente, a portare a tavola la consapevolezza e la cultura del cibo e a riscoprire sapori e odori che la frenesia di tutti i giorni tende a dimenticare.
• Cos’è?
Alimentarsi SIGNIFICA nutrire il proprio organismo, quindi un atto d’amore che facciamo verso noi stessi, verso la nostra salute. Nel mio lavoro molto spesso sento parlare di diete restrittive, eliminazione di categorie alimentari o demonizzazione di alcuni alimenti, ma porsi in un’ottica di consapevolezza permette di alimentarsi in maniera bilanciata senza dover necessariamente rinunciare ai cibi che più ci appagano.
Questo concetto rappresenta le basi DELL’INTUITIVE EATING: alimentarsi senza particolari regole, seguendo l’intuito e imparando a regolarsi in maniera autonoma.
Troppo spesso la diet culture influisce negativamente sulla percezione del nostro corpo, sul rapporto con il cibo, incidendo sull’equilibrio psicologico manifestato da senso di colpa e perdita del controllo, mentre invece sono molti gli studi a sostegno di un approccio consapevole e intuitivo. (Non bisogna considerare pazienti affetti da patologie ben definite in cui la dietoterapia è importante ai fini del miglioramento dello stato di salute, oppure situazioni di perdite consistenti di peso).
Iniziare ad ascoltarsi, seguendo un approccio “Mindful” e “Intuitive Eating” non significa abbandonare qualsiasi tipo di schema, ma bensì seguire linee guida che puntano allo sviluppo di nuove abitudini verso uno stile di vita più sano. La mancanza di schemi non significa mancanza di controllo, ma la capacità di saper bilanciare la scelta sulla base delle nostre esigenze.
• Ora vi starete chiedendo: come posso procedere in questa direzione?
Dal momento che il cibo ricopre un ruolo fondamentale nella nostra vita, dobbiamo conferirgli la giusta importanza, e potreste partire pianificando un menu settimanale in modo da ottimizzare i tempi per la spesa e per la preparazione (e risparmiare: aspetto da non sottovalutare). Nel momento in cui state consumando il pasto, è fondamentale che gli dedichiate il giusto tempo, senza distrarvi facendo altre attività: dovrebbe rappresentare una vera e propria experience.
Mangia lentamente. Assapora ogni boccone. Concentrati anche su tutti gli altri sensi oltre al gusto. Distingui gli ingredienti. Respira profondamente. Asseconda il senso di fame e pienezza. Limita le distrazioni che ti circondano.
Per la scelta dei cibi e la programmazione di un bilanciato menu settimanale, vorrei lasciarvi qualche indicazione che trovo essere fondamentale:
- Segui la stagionalità: frutta e verdura di stagione sono più salutari perché più ricche in nutrienti, sono più buone e saporite, non contengono pesticidi e sono più sostenibili sia per noi, in quanto hanno un costo inferiore, sia per l’ambiente, in quanto sono coltivate rispettando maggiormente la natura.
- Punta sulla qualità: scegliere prodotti sani e gustosi aiuta a mantenerci in salute.
- Varia l’alimentazione: rappresenta il primo passo per mantenere alta la motivazione, rendendo l’alimentazione meno monotona e più piacevole, e permette un miglior apporto di tutti i nutrienti necessari.
- Mangia sostenibile: la consapevolezza è anche ciò che facciamo per l’ambiente, quindi andar verso la sostenibilità significa mangiare prodotti di stagione, prodotti locali a km 0, non comprare da allevamenti intensivi, evitare gli sprechi e gli imballaggi, scegliere cibi freschi e semplici, dove per semplici intendo poco processati.
- Il cibo non è tuo nemico: sono troppe le influenze negative che categorizzano un alimento come buono o cattivo e l’abitudine di concentrare tutto nel giorno ‘sgarro’ non è affatto sana. Infatti riservare certi alimenti solamente per “il giorno libero” li fa percepire ancor più sbagliati, aumentandone il desiderio. Cercate, dunque, di inserire saltuariamente l’alimento di cui sentite l’esigenza nel momento in cui ne avete voglia, non dando troppo peso all’alimento stesso e, soprattutto, non sentendovi in colpa. Numerosi studi dimostrano che una maggior compliance della dieta è data proprio dalla minor rigidità, in quanto alimenti ‘extra’ inseriti saltuariamente in giuste porzioni, rendono la dieta più appagante e più semplice da seguire, senza che cali la motivazione.
L’alimentazione non è l’unica cosa da dover curare se vogliamo procedere verso questa direzione, perché per arrivare a saperci ascoltare davvero dobbiamo anche:
- Mantenerci attivi: non allenarsi per compensare, ma allenarsi perché fa bene, perché rende più forti, più energici, per migliorare le funzioni cardio circolatorie e il tessuto muscolare, per produrre endorfine.
- Ridurre lo stress: sono tanti i fattori da prendere in considerazione per questo punto, ma vorrei partire col dirti di essere gentile con te stessa, dando il giusto peso all’aspetto fisico, prenditi cura di te e del tuo corpo, capendo quali sono i tuoi limiti, da la giusta importanza alle ore di sonno, respira profondamente e prenditi del tempo. Per questo aspetto può aiutare tanto lo yoga e la meditazione.
Viviamo in un mondo che va troppo veloce.
Rallentate. Ascoltatevi. Siate consapevoli.