Che forma ha il sorriso

Se stai leggendo questo articolo, che tu sia in casa, in auto o dal parrucchiere, cerca uno specchio, avvicinati, sorridi e dimmi… che forma ha il tuo sorriso?

Già nel XVI secolo, esisteva una disciplina pseudoscientifica che attraverso l’analisi delle caratteristiche del volto e delle espressioni facciali, ipotizzava di delineare le caratteristiche psicologiche e caratteriali di una persona. Questa disciplina si chiama fisiognomica o fisiognomonica.

Nel corso dei secoli l’analisi delle micro espressioni facciali è divenuta una vera e propria disciplina che affianca magistrati, avvocati e grandi aziende nell’analizzare le reali reazioni o intenti delle persone coinvolte in indagini o in ricerche di mercato. 

Non ci rendiamo conto che una cosa apparentemente così semplice come un sorriso non è poi così banale. Ogni sorriso come qualsiasi altra espressione facciale racchiude tantissimi particolari. 

Un sorriso non sarà mai uguale ad un altro…quindi…torniamo al nostro specchio!

Chi frequenta i miei laboratori di illustrazione (e di characters design) sa che il primo esercizio da affrontare è quello dello specchio.

Quindi matite sul tavolo e niente fogli, siamo solo noi e… il “noi” nello specchio.

Proviamolo insieme! 

Materiale necessario:

– 1 specchio possibilmente di media grandezza (no fotocamere smartphone)
– 1 pennarello normale
– 1 pennarello indelebile
– fogli di carta trasparente o buste di plastica per contenere fogli o pellicola per alimenti
– te stesso

Obiettivo: osservare, giocare con le nostre espressioni e disegnare sorrisi

Adatto a: tutti, grandi e piccoli, timidi ed estroversi, ingegneri, attori, operai, comici, parrucchieri, commercialisti, artisti, sportivi, sedentari, ecc.

Step 1/a- analisi

Mettiti davanti allo specchio e osservati. 

Il tuo naso disegna una linea retta al centro del tuo viso, così come gli occhi ne disegnano una orizzontale.

La fronte com’è: alta, bassa, ampia o stretta?

Il mento com’è: piccolo o importante?

Le guance come le descriveresti: scavate o piene?

Il naso è largo o a punta?

Le sopracciglia sono vicine agli occhi o distanti?

Come sono i nostri occhi: tondi, piccoli, sottili, grandi, infossati o sporgenti?

Tutte queste indagini ci insegnano a vedere il nostro volto in modo oggettivo senza fantasie o proiezioni.

Ora passiamo alle espressioni. 

Step 1/b – osservazione

Alziamo gli zigomi così da vedere un sorriso a labbra strette.

Ora sorridiamo mostrando i denti e poi proviamo a ridere. Avete notato che tutto il nostro viso si muove e cambia all’unisono?

Step 2 – riscaldamento

Ora divertiamoci e giochiamo con le nostre espressioni. 

Serio, corrucciato, sorpreso, felice, triste, pensieroso e via dicendo.

Guardate bene cosa succede, piano piano il vostro viso oltre ad essere più rilassato, sarà quasi più leggero nel compiere le varie “smorfie”.

Step 3 – disegna il sorriso

Ora viene il bello. 

Prendete un pennarello ad alcool, specchiatevi e, sorridendo, disegnate con il pennarello la forma del vostro sorriso direttamente sullo specchio. 

Prendete poi un foglio di plastica e con un pennarello indelebile ricalcate il disegno appena tracciato. Cancellate con un po’ di detergente per vetri la traccia del sorriso e ripetete la cosa. Vedrete che non vi sarà mai un sorriso uguale al precedente. 

Molto divertente ed interessante è chiedere di fare la stessa cosa agli altri membri della famiglia, ad amici o colleghi. Noterete subito le differenze.

Perchè dovresti farlo

Questo esercizio è utile per chi deve imparare a disegnare personaggi poiché dona consapevolezza delle espressioni facciali, della loro potenza e della loro efficacia nella comunicazione. 

In secondo luogo, ma non meno importante, è molto utile per riappropriarci della corretta lettura delle espressioni che tecnologia, app, fotoritocco e chirurgia estetica hanno reso difficili da leggere. Le “variazioni artificiali” che ci circondano ogni giorno e che manipolano i volti delle persone, ci impediscono di leggere correttamente ed in modo semplice le espressioni dei volti. Questo insieme di “piccoli gesti” è a tutti gli effetti un alfabeto che ci permette di comunicare con il resto della società e che, se non riusciamo né a leggere né tantomeno a praticare, ci penalizza nella gestione dei rapporti quotidiani, che siano essi privati o di lavoro.

Spero vi possiate divertire.

Ovviamente potete fare questa “mappatura” anche con altre espressioni, ma penso che allenare il nostro sorriso sia più che mai importante e necessario:-)